Si “riapre” la conferenza unificata e si riparla di riordino dei giochi

Ecco, di nuovo attorno ad un tavolo, lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali che ricominceranno a parlare ancora di riordino del gioco e dei casino con bonus in Conferenza Unificata: dopo tanti giorni di silenzio riaffiora il tema del riordino e si ricomincerà a mettere sul banco idee, contro-idee, novità, intuizioni. Chissà se tutto questo “silenzio” avrà portato le parti interessate ad avvicinarsi o se, invece, la trattativa è ancora in alto mare: l’intesa sulle caratteristiche dei punti di raccolta del gioco pubblico torna ad essere un argomento di discussione. É un argomento sul quale vi è la necessità di ritornare per affrontarlo con idee più precise e, sopratutto ed indubbiamente, con idee più chiare.

Nei giorni scorsi sono apparse le parole del sottosegretario Pier Paolo Baretta che ancora una volta ha sottolineato l’esigenza di arrivare a decidere per un accordo poiché il vero errore sarebbe proprio quello di non decidere. E questo sopratutto guardando anche ai bandi di gara per il rinnovo delle concessioni sulle scommesse e sul bingo: in assenza dell’accordo sulla riforma sono destinate a slittare ancora con tutte le conseguenze negative del caso. Baretta ha come obbiettivo quello di arrivare entro il 30 aprile prossimo ad una “definizione” della trattativa in corso (da quasi un anno).

Fatte queste premesse, in ogni caso, nel giorno della “riapertura” della Conferenza Unificata si decide che il punto relativo al gioco, ed al suo riordino, è rinviato alla prossima seduta: ne danno notizia il Presidente della Regione Val d’Aosta ed anche il coordinatore della Commissione Affari Finanziari delle Regioni, Massimo Garavaglia. Forse, e si sottolinea forse, ci si sta prendendo in giro, poiché in verità il rinvio era già nell’aria visto che in questi ultimi giorni (o settimane) non si era ancora trovata una “soluzione condivisa” né sulla collocazione delle sale da gioco e neppure sul distanziometro, vero e proprio nodo cruciale nel quale le parti si sono “ingarbugliate”.

Si nutriva qualche speranza per questo nuovo incontro in Conferenza Unificata, poiché era stata segnalata la presenza del sottosegretario Pier Paolo Baretta che poteva lasciare intendere agli addetti ai lavori “qualcosa di positivo”: ma la presenza era strettamente legata all’agenda del Def. Quindi, anche questa data scivola via, il tempo passa e diventa sempre meno credibile l’idea, anticipata proprio da Baretta, che si intende concludere questo benedetto accordo, anche sui casino online, entro il 30 aprile 2017: mancano pochissimi giorni e, sinceramente, l’Esecutivo sembra più orientato ad “organizzare” l’aumento del Preu sulle apparecchiature da intrattenimento, piuttosto che arrivare alla riforma e riordino del settore.

Altra promessa che molto probabilmente slitterà e che lascia gli operatori del gioco con un che di amaro in bocca e nella mente tantissimi pensieri non positivi sul loro futuro. Di speranza ormai non parla più nessuno di coloro che si occupano di gioco, si parla solo di attualità, di ordinanze restrittive che continuano ad essere emesse, di luoghi sensibili che continuano esponenzialmente ad aumentare e del fatto gravissimo che, a breve, decadranno tante concessioni. Tutte queste attività così in bilico che fine faranno? Forse bisognerebbe convocare una Conferenza Unificata “straordinaria” per saperlo, visto che chi di dovere tiene la bocca ermeticamente chiusa!

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