Ferrari sotto attacco hacker, l’azienda smentisce

Si tratta dei “furti del nuovo milennio”, anche se la terminologia di hacker e furto di dati appartiene al 20° secolo, e nel contesto attuale risulta essere qualcosa di estremamente diffuso tra la popolazione, tematica che tra l’altro spaventa le grandi aziende in particolar modo quelle molto famose e influenti come può essere Ferrari, brand di lusso assoluto, ma anche dall’incommensurabile influenza commerciale e culturale, che da sempre sviluppa tra le supercar più affascinanti al mondo, oltre ad essere impegnata nelle gare automobilistiche.

Ferrari sotto attacco hacker, l’azienda smentisce

Anche Ferrari, pur potendo indubbiamente vantare su un comparto di sicurezza digitale sicuramente di livello, non sembra dalle prime indiscrezioni essere sfuggita ad un importante furto di dati, come annunciato dalla cybergang RansomEXX con un post di ieri sul suo data leak site, diffondendo oltre 7 Gb di materiale digitale proprietario del sito ma anche appartenente.

In questo caso la metodologia di hacking impiegata sarebbe stata quella conosciuta come ransomware, ossia un particolare  tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto al sito “vittima” per riottenere la completa funzionalità della struttura digitale.

L’azienda Ferrari ha ovviamente tutto l’interesse nel rendere il tutto sicuro, in quanto può manifestarsi anche il furto di proprietà e di progetto, anche se finora Ferrari ha smentito, non avendo rilevato intrusioni particolari, come sviluppato dal comunicato seguente:

Ferrari è consapevole del fatto che alcuni media hanno segnalato la possibile perdita di informazioni da parte di Ferrari e la presenza di alcuni documenti online. Ferrari non ha alcuna evidenza di una violazione dei propri sistemi o di ransomware e informa che non c’è stata alcuna interruzione del proprio business e dell’operatività. L’Azienda sta lavorando per identificare la fonte dell’evento e metterà in atto tutte le azioni necessarie.

I quasi 7 gigabyte di dati sono stati messi alla mercè di qualsiasi utente, e sono tutt’ora disponibili online.

Ferrari