E’ morta Tina Anselmi, primo ministro donna d’Italia e impegnata nella lotta alla loggia massonica P2.
Tina Anselmi è morta nella sua casa di Castelfranco Veneto. E’ stata la prima donna ad aver indossato i panni di ministro della Repubblica Italiana: fu nominata nell’estate 1976 titolare del dicastero del lavoro e della previdenza sociale nel governo allora presieduto da Giulio Andreotti. Più volte eletta tra le fila della Democrazia Cristiana, la Anselmi aveva 89 anni.
Leggi anche:
Ad esprimere il suo cordoglio per la morte della politica, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Sono profondamente colpito dalla scomparsa di Tina Anselmi, partigiana, parlamentare, ministro di prestigio. Ne ricordo in particolare il limpido impegno per la legalità e per il bene comune”. Anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso un pensiero: “Con Tina Anselmi scompare una figura simbolo della storia repubblicana”.
Ad unirsi tra coloro che ricordano con nostalgia la figura di Tina Anselmi, il ministro delle Riforme e delle Pari Opportunità Maria Elena Boschi: “Partigiana, sindacalista, impegnata nella vita politica e istituzionale, prima donna ministro della storia italiana. Il suo impegno per le pari opportunità e contro la loggia P2 e la sua personalità forte e discreta ne hanno fatto esempio per chiunque creda nella politica con passione”.
Messaggi di cordoglio anche da Giorgio Napolitano, Laura Boldrini, Marianna Madia e Livia Turco. Dalle fila di Forza Italia, Mara Carfagna ha voluto semplicemente dedicare a Tina “un grazie a nome di tutte le donne italiane”.