Renzi sconfitto al referendum, Financial Times: “Ue a rischio”

Il Financial Times si dice convinto del fatto che la sconfitta di Matteo Renzi al referendum costituzionale metterà a repentaglio la sopravvivenza della Ue e della stessa moneta unica.

Il Financial Times aveva preventivato un rischio fallimento per 8 banche italiane nel caso in cui al referendum costituzionale del 4 dicembre scorso avesse prevalso il no. E ora che il No ha vinto per davvero, la testata economico-finanziaria di oltremanica rilancia con ipotesi ancora più catastrofistiche.

“La Brexit e le dimissioni di Matteo Renzi fanno parte della stessa storia. Il progetto europeo è sotto una minaccia che non ha precedenti. La decisione britannica di abbandonare l’Unione Europea è la prova più evidente, ma nel lungo periodo la crisi in corso in Italia potrebbe rappresentare una minaccia ancora più grave per la tenuta della Ue”.

Questo è quanto si legge in un commento di Gideon Rachman pubblicato sulle pagine del Financial Times, commento nel quale si sottolinea anche che “Renzi potrebbe essere uno degli ultimi premier italiani a rappresentare una linea filoeuropeista”. Il giornale inglese ricorda infatti che le forze politiche avversarie a Renzi, vale a dire lo schieramento di destra e il Movimento 5 Stelle, sono tutto fuorché europeiste convinte.

L’editoriale di Rachman vede insomma nel caso italiano un espediente che potrebbe seriamente mettere a rischio la tenuta della Ue, molto più di quanto (non) abbia fatto la Brexit. In fondo, dice Rachman, “la Brexit è una faccenda complicata e dolorosa, ma non minaccia direttamente la sopravvivenza della moneta unica, mentre la catena di eventi avviata dalla debacle di Renzi nel referendum potrebbe portare a questo visto che l’Italia è fondatore dell’Unione e anche parte della moneta unica”.

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