Trump, guerra fiscale contro la Cina: economia globale a rischio?

L’annuncio di Donald Trump sulle tariffe dal valore di 60 miliardi di dollari di importazioni cinesi fa temere una guerra commerciale che minaccia di inghiottire l’economia globale.

Le sanzioni commerciali potrebbero innescare delle ritorsioni: ancor prima dell’annuncio del Presidente degli Stati Uniti, un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha detto che Pechino prenderà tutte le misure legali per proteggere i propri interessi.

Secondo alcuni analisti economici, non solo aziende e consumatori sia cinesi che statunitensi soffriranno di una domanda attenuata e di prezzi delle merci elevati, ma anche altri paesi potrebbero subire danni collaterali.

Il mercato cinese dei prodotti agricoli, delle auto, dei macchinari e altri prodotti statunitensi è molto importante. Nel 2016, la Cina era il terzo mercato delle esportazioni statunitensi. Di contro, oltre il 41% degli indumenti e il 72% delle calzature venduti negli Stati Uniti sono fabbricati in Cina.

Sempre secondo gli analisti, una guerra commerciale tra le due maggiori economie del mondo minaccia di erodere il sistema delle regole commerciali multilaterali e bilaterali che ha governato i mercati globali dagli anni ’90 in poi. Andando oltre l’aspetto commerciale, questa disputa tra USA e Cina segna gli spostamenti dei legami, andando ad inficiare l’incoraggiamento per le riforme e la liberalizzazione completa della nazione cinese.

Le tariffe potrebbero incoraggiare il sentimento cinese a ribellarsi agli Stati Uniti. L’annuncio arriva dopo l’approvazione di una legge che consente ai principali funzionari statunitensi di visitare Taiwan, cosa che la Cina non vede di buon occhio. Pechino, infatti, considera l’isola auto-governata come una “provincia canaglia”.

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