La tecnologia per il riconoscimento facciale a portata di cittadini: ecco come

Computer sempre più potenti ed efficaci nel riconoscimento facciale delle persone: quanto potrebbe essere grande la minaccia della privacy dei cittadini?

L’ACLU (American Civil Liberties) ha ufficialmente chiesto ad Amazon di fermare la fornitura di tecnologia basata sul riconoscimento facciale alle forze dell’ordine statunitensi, definendolo “un mezzo di sorveglianza autoritaria”. La risposta di Amazon non si è fatto attendere, definendo questa richiesta “un palese modo di peggiorare la qualità della vita in base ad un timore comprensibile ma molto aleatorio sul cattivo uso di questa tecnologia”.

Matt Cagle, avvocato appartenente all’ACLU, ha affermato che “questa tecnologia potrebbe essere utilizzata contro pacifici manifestanti, immigrati oppure utilizzata per spiare interi quartieri. Dovrebbe esserci un dibattito pubblico prima che Amazon implementi questa tecnologia”.

La Privacy International, altro gruppo sulle libertà civili, ha di recente provato come il riconoscimento facciale sia ancora totalmente inaffidabile. In un rapporto, ha evidenziato come due forze di polizia britanniche abbiano assistito ad un tasso superiore del 90% di falsi positivi, ossia di persone che sono state identificate dal sistema in modo erroneo.

Nonostante questo manifesta incapacità, le forze di polizie di entrambi i paesi continuano ad affermare che il riconoscimento facciale sta migliorando rapidamente e possa essere uno strumento per la salvaguardia di eventi importanti o l’individuazione di sospetti terroristi in movimento.

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