Nella giornata di ieri, i titoli italiani hanno invertito la tendenza ai guadagni e sono caduti, ammorbidendo il più ampio benchmark azionario europeo, in quanto i funzionari della Banca centrale europea hanno indicato che i responsabili politici inizieranno a concentrarsi sulla cessazione del programma di acquisto di obbligazioni.
Le azioni italiane sono diminuite, portando l’indice FTSE MIB in calo dell’1,2% a 21.498,17. Scesi anche i prezzi delle obbligazioni , facendo salire il rendimento dei titoli a 2 anni di 40 punti base all’1,31%. I rendimenti dopotutto aumentano quando i prezzi delle obbligazioni diminuiscono.
L’indice Stoxx Europe 600 ha guadagnato meno di 1 punto a 387.01 dopo aver aperto con lo 0,1% in più. Le scorte di utility hanno guidato le perdite, mentre le azioni legate alle materie prime sono aumentate. Martedì, il benchmark era sceso dello 0,3%.
L’IBEX 35 spagnolo ha perso lo 0,2% per raggiungere quota 9.674,80, mentre quello tedesco DAX 30 è salito dello 0,1% a quota 12.799,38; l’indice francese CAC 40 è salito dello 0,2% a quota 5.469,66, mentre l’FTSE 100 del Regno Unito è salito dello 0,3% a 7.706,80.
L’euro è salito a 1,1757 dollari rispetto ai 1,1720 di martedì; la valuta è progredita in seguito ad un rapporto Bloomberg, il quale enunciava che la BCE, durante la riunione politica del 14 giugno, discuterà dell’uscita dal suo programma di Quantitative Easing.