Reale consumo di carburante: l’Europa verso norme più severe

Se il settore automobilistico europeo, soprattutto quello del comparto occidentale, ha avuto un notevole incremento nel mese di agosto, le previsioni per i prossimi mesi non sono ottimistiche.

Le nuove e severe norme sul risparmio di carburante, che sono entrate in vigore dal 1° settembre, hanno però distorto il mercato delle automobili. I produttori hanno cercato di liberarsi il più in fretta possibile di tutte le auto che non sarebbero rientrate nei nuovi parametri stabili dall’UE.

Siccome gli sconti applicati dai rivenditori sono stati notevoli, la natura forzata di queste vendite ha schiacciato fino all’osso i margini di profitto. Saranno poche le auto testate secondo le vecchie regole ad essere vendute all’interno dell’Unione Europea.

Cosa dicono le nuove regole? In pratica, costringono le case automobilistiche ad essere più oneste per quanto riguarda il consumo di carburante dei loro veicoli. In base al precedente regolamento, i produttori utilizzavano dei banchi di prova fraudolenti per dichiarare un basso consumo che di fatto non era tale.

Anche se i produttori hanno giustificato questa tattica perfetta per i consumatori nel momento in cui dovevano confrontare la relativa capacità di risparmio di carburante di altri veicoli concorrenti, il problema era l’esagerazione sul risparmio, spesso del 30% o del 40% superiore a quello reale.

Altro ostacolo che dovranno affrontare i produttori di auto è la fine della produzione dei motori diesel, prevista per il 2021. Se ancora persiste qualche resistenza di matrice politica, sempre più città europee stanno mettendo al bando il diesel dai centri urbani per salvaguardare l’ambiente.

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