La transazione energetica non può far altro che “passare” anche attraverso i carburanti dei mezzi di trasporto: la necessità di affidarsi a fonti energetiche alternative a quelle costituite dai combustibili fossili infatti è risultata immediatamente evidente in questo particolare contesto storico. La guerra in Ucraina ha solo accellerato la necessità di ridurre i consumi durante la il processo che dovrà portare ad una maggiore dipendenza energetica. Tra i vari bonus sviluppati dal governo, spicca il più recente Bonus Auto Elettriche.
Bonus auto elettriche: attenzione, ecco cosa può accadere
Firmato da poco dal premier Mario Draghi, si tratta di un vero e proprio incentivo relativo all’acquisto di auto (ma non solo) con propulsione elettrica o ibrida.
Attraverso il Ministro Giancarlo Giorgetti, è stato deciso lo stanziamento di 650 milioni di euro all’anno per gli anni 2022, 2023 e 2024, l’inizio di un piano che dovrebbe portare allo stanziamento di risorse simili pari a quasi 9 miliardi di euro nel 2030.
Per l’acquisto di auto elettriche con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 3 mila euro, al quale possono essere calcolati altri 2 mila euro con la rottamazione di un veicolo di classe energetica inferiore a euro 5.
Simile la situazione per l’acquisto di auto ibride plug – in (quelle che sostanzialmente possono essere ricaricate attraverso la presa elettrica): quelle con un prezzo fino a 45 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro, al quale può essere aggiunto un ulteriore incentivo di 2 mila euro come per le elettriche di cui sopr.
Importante anche il livello di incentivi per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7): il bonus coprirà il 30% del prezzo di acquisto fino al massimo 3 mila euro e del 40% fino a 4000 mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3.