Lo strano caso dei Pokemon al Museo di Van Gogh

Non si tratta di realtà alternative ma è in corso un vero e proprio crossover tra Pokémon e Van Gogh, più in generale il noto museo rivolto al pittore ad Amsterdam. Si tratta di un’iniziativa voluta dallo stesso museo in occasione del suo 50esimo anniversario e l’obiettivo è coinvolgere quante più persone possibili, senza limiti di età. A partire proprio dai bambini, che sono il pubblico a cui è rivolta questa iniziativa. Dietro a questa commistione sembra però esserci un pizzico di storia: pare, infatti, che Vincent Van Gogh in passato si sia ispirato proprio ad artisti giapponesi per la creazione di certi suoi soggetti. Ora la situazione si è replicata in senso opposto: i nuovi dipinti con i Pokémon al centro si ispirano chiaramente a quelli più noti da parte del celebre pittore. All’interno del museo sono state predisposte attività pensate esclusivamente per i bambini, oltre che a lezioni interattive online, anche in questo caso però rivolte a scuole primarie e secondarie.

I fari si sono però accesi in corrispondenza del merchandising, inclusa la carta Pikachu di Van Gogh, creata appositamente per l’occasione. Sono già numerosi gli utenti che sono riusciti ad accaparrarsela dal sito del museo, per poi metterla in vendita a prezzi ampiamente gonfiati su Ebay, dando vita a vere e proprie aste da centinaia di dollari. Le carte dei Pokémon sono tutt’altro che scomparse e il loro mercato resta particolarmente vivo sia per coloro che giocano abitualmente a queste sia per quanti si limitano a collezionarle. Basti citare ad esempio il valore di Rayquaza, considerata carta rara già nel momento di uscita (nel 2005) e oggi dal valore stimato in oltre 35mila dollari: ebbene questa rappresenta tra le cifre più basse di questa speciale classifica. Quella più ricercata in assoluto è una rarissima raffigurazione di Pikachu, indubbiamente il pokémon più celebre, mentre raffigura altre carte. La cifra toccata è di 6 milioni di dollari: risale al 1998 e dovrebbero essercene in circolazione circa 20 perché frutto di un concorso artistico di fine anni ’90.

Le carte collezionabili Pokémon non sono però l’unico passatempo per gli italiani, che si dimostrano affezionati anche a Magic. Il gioco resta in vetta alle classifiche dei più noti nonostante il debutto risalga al 1993, primato non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Non altrettanto celebre ma sicuramente conosciuto è invece Yu-Gi-Oh, noto anche per manga e anime oltre che per le carte. Il suo successo si deve anche ad un gran numero di videogiochi, usciti principalmente per Game Boy ed espansioni seguenti (Game Boy Color, Game Boy Advance e Nintendo DS), ma anche Playstation ed Xbox. Di ben altro tenore sono i giochi di carte tipici italiani, per cui i mazzi canonici non hanno alcun valore al di fuori di quello commerciale per il loro acquisto. Quelli che si rifanno alla tradizione spiccatamente regionale sono i mazzi usati per passatempi quali briscola, scopa o tressette. Esistono però anche le carte a seme francese che invece sono tipicamente utilizzate per giochi quali Poker o BlackJack, in tutte le varianti esistenti.