In Senato l’emendamento per l’aumento dell’età pensionabile

Dopo tanti dibattiti, polemiche, dietrofront e dopo aver ottenuto il nulla osta da parte Cisl e Uil, è stato approvato nella legge di Bilancio 2018 l’emendamento che prevede l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019. No secco invece da parte della Cigl, tant’è che per il 2 dicembre il sindacato ha indetto una manifestazione di protesta a Roma insieme ad alcuni partiti di sinistra.

Come già anticipato da più parti, dall’aumento verranno esentate 15 categorie di lavori gravosi è riguarderanno 14.660 persone circa. Al suo interno ci sono nuove risorse per il sistema previdenziale a partire dal nuovo anno. A partire dal 2021 verranno rivisti i sistemi di calcolo dell’età pensionabile.

Da segnalare che tra le proposte del governo manca ancora l’estensione dell’Ape sociale in attesa di conoscere il ‘tiraggio’ 2017 e quindi le risorse residue da poter dedicare a questo tema l’anno prossimo. La misura potrebbe entrare in seconda lettura alla Camera.

Tra gli altri emendamenti (in tutto sono 18) che fanno parte della manovra uno riguarda il Naspi (indennità di disoccupazione), un altro il congedo delle donne vittime di violenza, il personale ATA nelle scuole, la gara per le frequenze 5G, la vendita dal 2020 delle sole radio digitali.

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