Fondo Monetario internazionale gela l’Italia su crescita e banche

Il Fondo Monetario Internazionale punta gli occhi sull’Italia e avverte: “La crescita frena”. E sulle banche invita ad attenersi al Bail In.

Il Fondo Monetario Internazionale gela l’Italia: per effetto della volatilità che ha preso in ostaggio i mercati finanziari e che è sorta in seguito alla decisione del Regno Unito di abbandonare l’Unione Europea, il Bel Paese è finito vittima di una crescita al di sotto delle aspettative iniziali.

Nel suo ultimo rapporto il Fondo chiede che non vi siano troppi margini di flessibilità su alcune questioni interne al sistema Italia, e che ad esempio le regole sulla risoluzione bancaria previste dal famoso Bail In vengano rispettate “in modo adeguato”.

A questo proposito l’istituto guidato da Christine Lagarde chiede all’Italia di rafforzare il suo sistema bancario, e di farlo partendo con l’analizzare la qualità degli attivi delle banche che non sono sotto la supervisione diretta della Banca Centrale Europea, e mettendo mano poi al rafforzamento dell’attività di supervisione bancaria e all’intensificazione delle procedure extra-giudiziarie per la gestione dei crediti deteriorati.

Occhi puntati in particolar modo sulle banche che stanno per fallire, sul cui merito il Fondo afferma: “Bisogna usare le norme per la pronta risoluzione delle banche in via di fallimento. Un atteggiamento passivo o tardivo nei confronti delle risoluzioni può incrementare il clima di incertezza e distruggere valore per le banche e per tutto quanto il sistema”.

Per quanto riguarda la crescita il Fondo ha in programma un declassamento delle stime di crescita per l’anno corrente: se inizialmente per l’Italia era stato previsto un +1.1%, ora le stime parlano di una crescita limitata “a meno dell’1%”. Per il 2017 le previsioni scendono invece dall’1.3% all’1%, peraltro con rischi di ulteriori ribassi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *