Usa, Francia e Gran Bretagna bombardano la Siria: la guerra ha inizio

Alla fine il tanto temuto attacco congiunto Stati Uniti – Gran Bretagna – Francia è avvenuto. Diciamo anche un po’ a sorpresa, considerando il clima di distensione che si era avvertito nelle ore precedenti. Era passata una settimana da quando l’attacco chimico contro la città di Duma aveva causato tanti morti. Dunque, cosa accadrà da adesso da adesso in poi? Difficile saperlo.

Gli obiettivi colpiti sono stati tre:

  • Deposito di stoccaggio delle presunte armi chimiche
  • Centro di ricerca nella città di Damasco
  • Centro di comando ad Homs

In quest’ultimo obiettivo, secondo la tv siriana ci sarebbero tre feriti.

Non sono mancate le dichiarazioni da parte dei leader dei tre paesi fautori dell’attacco. Il Primo Ministro britannico Theresa May ha dichiarato che “l’obiettivo non è rovesciare il regime di Assad, ma soltanto di impedire l’uso di armi chimiche”; il Presidente Donald Trump ha giustificato l’attacco dicendo che “siamo sempre pronti all’intervento militare affinché il regime siriano non cesserà di utilizzare armi chimiche”.

Il presidente francese Macron ha invece twittato: “Ho ordinato alla forze armate francesi di intervenire in collaborazione con Stati Uniti e Regno Unito per distruggere gli arsenali chimici clandestini del regime siriano”.

E la Russia? L’ambasciatore negli Stati Uniti si è limitato a dire che questo attacco è inammissibile, uno schiaffo al Presidente Putin e che ci saranno conseguenze. Ha inoltre negato il fatto che la Russia sia stata avvisata prima dell’attacco.

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