Prima che il boom delle materie prime scemasse, l’innovazione tecnologica nel settore minerario era limitata da incentivi irrisori. Adesso che le cose sono cambiate, l’era digitale è entrata di prepotenza all’interno delle miniere, per migliorare le prestazioni operative e finanziarie, ma soprattutto la sicurezza.
Grazie l’utilizzo dei droni telecomandanti, oltre alla suddetta sicurezza, si è posto un freno alle estrazioni illegali, che sono costate svariati miliardi di dollari nel settore dei metalli e dei diamanti. Non è solo questo aspetto ad aver richiamato l’attenzione, ma anche quello degli eccessivi costi nel settore minerario rappresentato dal lavoro e dal suo 60% di spese nelle miniere più profonde.
Le aziende sudafricane sono spesso all’avanguardia nelle scoperte tecnologiche. All’inizio di quest’anno, Master Drilling della JSE ha presentato la sua nuova trivella per tunnel minerari che non richiede sabbiatura e offre un accesso più rapido al personale rispetto ai metodi di perforazione esistenti. È stata descritta come una tecnologia rivoluzionaria in termini di costi, velocità e sicurezza.
Altra importante innovazione è la stampa 3D del metallo. Il settore ha scoperto che è più veloce ed economico stampare parti per macchine su richiesta piuttosto che acquistarle dai fornitori esterni. Il tempo di fermo macchina è un costo enorme in termini di perdita di produzione, e le miniere hanno sviluppato sistemi analitici che prevedono quali parti potrebbero rompersi e quando. Con queste informazioni sono in grado di stampare in anticipo i ricambi.
Immagine da miningmx.com