La Russia deve poter rientrare nel G7?

Il Gruppo dei Sette o G7 appare ormai come un raduno di anziani stanchi e privi di idee. Sarebbe necessario una sua sostanziale revisione introducendo un’organizzazione più rilevante che includa importanti economie come quella della Russia, come suggerito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ma anche la Cina. Il summit è iniziato ieri e terminerà oggi.

Esaminando il potere d’acquisto e il prodotto interno lordo, le economie più forti risultano essere Cina, UE, Stati Uniti, India, Giappone, Russia e Germania.

Secondo alcuni economisti, il G7 non è altro che il raduno di potenze coloniali e neocoloniali occidentali e del loro fratello asiatico adottivo, il Giappone imperiale, i quali stanno scivolando apertamente nel passato. Ad esempio, la Russia oggi si trova tra due delle più potenti economie del mondo: Asia orientale e Europa occidentale. Le sue opportunità sono enormi grazie alla sua posizione.

L’invito del presidente Trump a riammettere la Russia al G7 è basato sulla sua analisi economica e commerciale degli sviluppi globali. Per gli USA, essa non è un diretto concorrente economico, tranne forse nell’ambito del gas naturale liquefatto (GNL). Per quanto riguarda la Cina, la cosa è diversa; per Trump rappresenta una minaccia in quanto lo è.

Oltre a molti paesi europei, Chrystia Freeland, ministro degli esteri canadese, ha dichiarato che le autorità del suo paese sono state molto chiare sul fatto di non volere che la Russia rientri nel gruppo a causa del recente conflitto in Ucraina.

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