Rubinetti chiusi per le coop: i 42 milioni di euro verranno destinati ai rimpatri

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini veste i panni di idraulico e provvede a chiudere i rubinetti che elargivano soldi per l’accoglienza dei migranti. La cifra, che si aggira intorno ai 42 milioni di euro, verrà destinata alla voce “rimpatri”. “Ciò che prima erano fondi atti ad ingrassare quei pochi sulle spalle dei molti diventerà un investimento in rimpatri e sicurezza”. Questo è quanto dichiarato dal ministro durante una conferenza stampa.

La conferenza stampa congiunta insieme al vicepresidente del Consiglio presidenziale libanese Ahmed Maitig è servita per chiarire, per l’ennesima volta, qual è la politica italiana in merito alla questione immigrazione.

Salvini, oltre alla risaputa e ormai consolidata intenzione di chiudere i porti a quelle ONG internazionali le quali, a detta sua, non fanno altro che lucrare sulla vita di tanta povera gente, scaricandole sulle coste italiane come se fossero pacchi da consegnare, vuole riordinare il paese iniziando proprio dai rimpatri. Il 60% dei migranti non ha nessun diritto di protezione e quindi dovrebbe essere rimpatriato.

Ecco il perché dei 42 milioni di euro spostati dalla voce accoglienza a quella rimpatri: rimandare gli irregolari sia in Libia che negli altri paesi di provenienza. “Basta donne e bambini che partono su gommoni sgonfi rischiando di affogare nei nostri mari” ha affermato Salvini. “Attualmente non è presente nessuna nave pseudo-umanitaria al largo delle acque libiche”.

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