Il Governo ha deciso: avanti con le riforme ma senza sfidare l’Ue

Cominciano a farsi carico dell’impegno che l’Italia ha verso l’UE i due vicepremier, almeno stando alle loro dichiarazioni. Se da un lato Matteo Salvini ha utilizzato toni più distensivi, dall’altro Luigi Di Maio sembra più cauto: “L’obiettivo del governo non è sfidare l’Europa sui conti ma realizzare le misure economiche promesse”. Il tempo della campagna elettorale è finito: adesso bisogna tenere conto di ciò che accade sui mercati, se non si vuole destabilizzare economicamente il paese.

Dove fisserà l’asticella del deficit il governo? Le posizioni attualmente sono diverse: il ministro Tria non vorrebbe andare oltre l’1,5%, mentre Lega e Cinque Stelle vorrebbero arrivare fino al 2%. Qualunque sarà la decisione finale, il tetto del pericolosissimo 3% non verrà superato.

Al termine del vertice tenutosi ieri a Palazzo Chigi, a cui erano presenti Salvini, il premier Conte, i ministri Tria, Enzo Moavero Milanesi e Paolo Savona insieme al sottosegretario Giancarlo Giorgetti, Di Maio ha dichiarato che la legge di Bilancio “sarà coraggiosa e rassicurerà famiglie e mercati”.

La prudenza ha quindi preso il sopravvento dopo ciò che era accaduto la scorsa settimana, in cui lo scontro con Bruxelles si era abbastanza acceso facendo alzare lo spread oltre i 290 punti. Dopo le dichiarazioni distensive che si sono susseguite nei giorni scorsi, lo spread ha cominciato a calare fino a raggiungere i 254,6 punti nelle giornata di ieri. Nonostante ciò, la differenza è ancora alta e quindi si dovrà continuare a lavorare in una direzione che porti il paese ad avere maggiore peso sui mercati azionari.

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