Italia sempre più isolata nell’Eurozona

Italia sempre più isolata nell’Eurozona. La Legge di Bilancio continua a non piacere a Bruxelles. I compromessi sono assenti, i negoziati si prospettano alquanto difficoltosi. La Commissione europea ha anche incassato il sostegno di 18 paesi della zona euro e di tutti gli altri esterni contro la manovra italiana. Una coalizione forte, come poche volte era successo in passato. Niente alleati insomma per il nostro paese.

D’altronde né il ministro Tria e né la sua squadra tecnica si erano presentati alla riunione dei ministri dell’economia e delle finanze con un piano di emergenza per convincere l’Europa. Il problema alla fine è strutturale: Conte e il ministro appaiono come quasi privi di potere politico decisionale, il quale è nelle mani dei due vice premier Salvini e Di Maio, che non hanno nessun diritto ad affacciarsi sugli ambienti europei della politica economica.

La scadenza è il 13 novembre per cercare di ottemperare alle richiesta della Commissione europea e dell’Ecofin per effettuare cambiamenti sostanziali alla manovra. Scaduto tale termine, le sanzioni diventerebbero inevitabili.

Il governo sta anche minimizzando sull’attuale situazione economica italiana. Molto probabilmente, il mese di novembre decreterà ufficialmente l’entrata in recessione del paese, in un contesto europeo di ripresa. Il segnale di ieri è in effetti inequivocabile: gli indici dei manager che riguardano gli acquisti nell’ambito dei servizi, dell’industria e delle aree composite sono risultati tutti in forte ribasso. Fino a quando il paese potrà sostenere una situazione di inevitabile discesa libera?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *