Nissan mette alla prova la vernice delle proprie auto con un Sole artificiale

Le auto dovrebbero essere resistenti, da guidare in inverno, in estate, sotto la pioggia e la polvere. E’ compito del produttore assicurarsi che durino. Il sole è uno dei nemici più letali. Ma come si fa a testare gli effetti dell’esposizione solare in inverno? La Nissan ha un modo.

La radiazione solare e il calore danneggiano le plastiche esposte dietro il vetro dell’auto, consumano la superficie della vernice, attaccano le parti in gomma. Ma i materiali possono essere sviluppati per resistere a tutto questo. Gli ingegneri della Nissan di Detroit hanno uno strumento di test chiamato Xenon Weather-Ometer, il quale non è altro che un sole fatto in casa, che brilla in qualsiasi momento della giornata o dell’anno in base alla volontà degli ingegneri.

Come si evince dal nome dello strumento, i raggi solari vengono imitati da una lampadina Xenon da 4.000 watt, la quale emette le stesse lunghezze d’onda del sole. Questa luminosità viene irradiata su quasi 100 campioni alla volta, i quali ruotano attorno ad essa per imitare la rotazione della Terra attorno al Sole. Ma dal momento che la velocità di rotazione può essere variata e la lampadina è sempre accesa, ci vuole mezzo tempo per testare i campioni di vernice in condizioni reali però non reali.

Doug Prytula, un tecnico collaudatore della carrozzeria e del telaio delle auto Nissan, ha dichiarato: “Oltre ai rigorosi test fatti nel mondo reale, questo strumento ci consente di creare condizioni ambienti difficili. È un ulteriore passo che facciamo per garantire che gli standard di qualità Nissan non siano secondi a nessuno”.

Questo laboratorio consente alla Nissan di condurre test indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Vari strumenti, tra cui l’Xenon Weather-Ometer, ricreano le condizioni che le auto devono sopportare nella vita reale. L’unica differenza è il lasso di tempo: il laboratorio consente agli ingegneri di ricreare molti anni di usura in meno di una settimana. Una volta che i test sono stati completati, i materiali vengono analizzati per trovare difetti. In presenza di scarsi risultati, i tecnici capiscono che alcune proprietà devono essere migliorate, ricominciando da capo i test.

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