Sicurezza, nuovo scontro verbale tra Di Maio e Salvini

Gli attestati di stima reciproca nella politica sono paragonabili al pane rosetta: bello fuori, ma senza mollica dentro. Di Maio e Salvini non hanno mai lesinato ad utilizzarli, ma poi, quando bisogna rispondere su qualche spinoso argomento, vedute diverse possono dare il là all’inizio di uno scontro verbale.

Il vicepremier pentastellato, parlando dello scampato attentato sullo scuolabus con 51 piccoli studenti di Crema, a prima elogiato l’operato e la prontezza dei carabinieri intervenuti, poi ha approfondito la questione sicurezza: “Noi italiani siamo spesso tecnicamente impeccabili ma dobbiamo migliorarci politicamente. La repressione è importante, ma lo è ancora di più le prevenzione. Secondo me abbiamo bisogno di una National Security Strategy in stile statunitense, ovvero un documento di strategia di sicurezza nazionale. Il ministro Trenta sta lavorando su questo”.

Naturalmente, la risposta di Salvini su quanto detto da Di Maio non si è fatta attendere: “Il modello di sicurezza statunitense? Ma se quasi ogni giorno nelle scuole americane avvengono stragi. Io preferisco di gran lunga il modello italiano e me lo tengo stretto. Poi, se qualcuno mette sul piatto delle idee migliori, sarò il primo ad esserne felice”.

Anche Toninelli, ministro dei Trasporti, ha detto la sua su quanto accaduto nel milanese: “Secondo me non tutti si sono resi conto di quanto è stato grave ciò che è accaduto. Per fortuna, noi del governo ne siamo pienamente consapevoli e quindi ci impegneremo affinché le cose vengano migliorate”.

I carabinieri che hanno scongiurato la strage e salvato prontamente i bambini sono stati personalmente elogiati dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta, da Di Maio e da Giovanni Nistri, comandante generale dell’Arma.

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