Per molti utenti, il paragone tra gli smartphone Google con quelli Samsung o Apple “non esiste”. Eppure, negli ultimi anni, i modelli Pixel dell’azienda hanno mostrato solidità, fotocamere superbe e, soprattutto, economicità rispetto alle controparti Samsung o iPhone.
Prendiamo il Pixel 4, l’ultimo di casa Google: display da 5,7 pollici e da 6,3 per il modello XL. Il prezzo? 799 euro per il primo e 899 euro per il secondo. Presente, come sempre, l’Assistente Google, che si attiva col comando vocale “Ehi, Google” o “OK, Google”, toccando un’icona e premendo i lati del telefono.
Certo, questi nuovi modelli non sono certo perfetti. La durata della batteria, ad esempio, potrebbe essere migliorata e, come altri smartphone di ultima generazione, è stato eliminato il jack per le cuffie a favore dell’USB-C. Nessun passo in avanti sostanziale rispetto al modello precedente, il Pixel 3.
Tra le nuove funzionalità, una seconda fotocamera posteriore, col teleobiettivo 2x. L’aggiunta, pur se molto gradevole, non è così rivoluzionaria come si possa pensare. Invece, sarebbe stato meglio se Google avesse optato per tre obiettivi posteriori. Nonostante questa piccola “pecca”, la fotocamera del Pixel 4 è ottima. Le lenti posteriori sono alloggiate in una sezione quadrata in alto a sinistra.
Le qualità delle immagini sono eccezionali, grazie al miglioramento del “Night Sight”, il quale consente di scattare foto al buio senza flash.
Poi c’è la nuova modalità “sblocco facciale”, molto veloce. Inoltre, Pixel 4 è il primo ad avere il radar, il quale serve per rilevare il movimento. Ad esempio, quando il dispositivo rileva che l’utente lo sta afferrando, riattiva immediatamente lo schermo.