Hai le Mille Lire con Maria Montessori? Pazzesco, ecco quanto valgono

L’incidenza della valuta monetaria non può che avere un enorme potere culturale e “sociale”, potere che è stato utilizzato come motivazione anche da parte di correnti politiche che in particolar modo durante lo scorso decennio si sono espresse negativamente nei confronti dell’euro, la principale valuta comunitaria attiva dal 2002. Valuta ed emissioni come la Mille lire Montessori sono state infatti impiegate anche a scopo “propagantistico” in maniera più o meno intenzionale e nostalgico, in quanto estremamente diffuse.

Hai le Mille Lire con Maria Montessori? Pazzesco, ecco quanto valgono

La Mille lire che ritraggono il volto di Maria Montessori infatti ha acquisito una valenza culturale importante per i più “grandicelli”, rappresentando di fatto l’ultimo “taglio” da Mille lire emesso e prodotto dal nostro paese, precisamentee dal 1990 al 1998 ma ampiamente utilizzata fino all’ultimo giorno “di vita” della lira, ossia il 28 febbraio 2002.

Maria Montessori non è un nome a caso, ma la storica scenziata, dottoressa ed educatrice che ha ideato il metodo educativo/didattico, messo a punto tra il 19° ed il 20° secolo, è considerata un elemento di assoluta rilevanza nell’ambito dell’insegnamento, portando il concetto stesso nel mondo moderno. L’emissione può considerarsi una sorta di “dedica” al sistema didattico in quanto sull’altro lato della banconota è presente un dettaglio del ritratto Bambini allo Studio di Spadini, del 1924.

1000 lire montessori

Ancora molto popolare tra i collezionisti e come detto, simbolica del tempo che fu, la Mille Lire Montessori può rivelarsi anche preziosa per ottenere un guadagno.

Un esemplare ben conservato “vale” fino a 20-30 euro ma la situazione cambia se abbiamo tra le mani un esemplare raro, riconoscibile per il seriale, ossia la serie di lettere e numeri presenti sull’estremità inferiore dell’emissione. Una Mille lire della primissima serie, riconoscibile per la doppia A all’inizio e una alla fine del seriale se in eccellenti condizioni possono valere fino a 60 euro, ma le sostitutive, vale a dire le banconote stampate per prendere il posto di quelle rovinate sono ancora più interessanti.

Sono riconoscibili per la lettera X all’inizio, nello specifico le più rare sono le XA A, XB A, XC A, XD A, che possono valere fino a 220 euro, valore che si dimezza per un esemplare appena “meno perfetto”.